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Intervista a Giulio Marcucci, direttore dell’Hotel Manzoni di Milano.

Dietro al gesto dell’accogliere c’è l’anima di chi si presta a tale servizio.

Fare il direttore di un hotel del Quadrilatero della Moda di Milano è un lavoro impegnativo, dalle mille sfumature e contrastanti emozioni, il quale richiede solitamente i requisiti dell’esperienza e della professionalità.

Tuttavia, il tratto irrinunciabile di questo mestiere sembra essere la passione per l’accoglienza. Proprio questo indispensabile sentimento rende l’Hotel Manzoni non solo un albergo di Milano centro, ma una vera propria casa per tutti i viaggiatori che qui giungono in cerca di eleganza, cortesia e relax.

Quale miglior cosa allora se non parlarne direttamente con chi fa gli onori di casa, il direttore appunto?

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Buongiorno Giulio, hai voglia di raccontare in due parole come sei arrivato all’Hotel Manzoni in questa veste a dir poco fondamentale?
Certamente. Il mio è stato un percorso “vecchia maniera”: scuola alberghiera, tanta gavetta come cameriere di sala in semplici ristoranti del mio paese, fino ad arrivare in prestigiose strutture svizzere. Dopo essere diventato responsabile di sala, verso i 20 anni ho voluto provare a passare al front office…dalla porta di dietro, come portiere di notte. Dopo un anno, per una serie di fortunate coincidenze, ho avuto l’opportunità di lavorare in amministrazione prima e nell’ufficio del personale dopo. In contemporanea mi sono avvicinato al mondo degli acquisti. Poi sono stato assistente del direttore generale fino ad avere la prima direzione, del 1999, presso l’Hotel Poliziano Fiera di Milano e poi dal 2002, finalmente a casa….all’Hotel Manzoni.

Cosa vuole rappresentare in termini di accoglienza l’Hotel Manzoni in una città come Milano e in un quartiere come questo, il fashion district?
Vuole semplicemente offrire la possibilità di sentirsi finalmente a casa, lontani dalla propria casa. Il fatto di essere al centro del Quadrilatero della Moda è per noi motivo di maggior impegno. Abbiamo ospiti che amano il bello, molto esigenti e abituati a viaggiare molto, il che li rende naturalmente capaci di valutare la qualità dell’ospitalità che ricevono.

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Come ospite dell’Hotel Manzoni cosa ci si deve aspettare? Quale atmosfera e che tipo di soggiorno cerchi di offrire ai tuoi ospiti?
Ci si deve aspettare, con un buon rapporto qualità prezzo, un porto sicuro dove approdare, fatto di professionalità miscelata con il calore di tutti i miei colleghi. Un atmosfera rilassante, semplice nella sua eleganza e ricercatezza, dove la tranquillità regna incontrastata.

Il rapporto con lo staff è una delle chiavi del successo di qualsiasi attività, come lo vivi e che requisiti cerchi nelle persone che lavorano con te?
Il rapporto con i colleghi è alla base del successo della nostra casa. I miei colleghi sono professionisti dell’ospitalità nel senso stretto della parola stessa. Fanno tutti il loro lavoro con passione, mettendo sempre al centro l’ospite attraverso tutti quei piccoli accorgimenti e attenzione ai dettagli che riescono a far sentire l’ospite a casa. Quello che cerco dai miei collaboratori è quel senso di calore e di amore per l’ospitalità che sta diventando una cosa rara.

Qual è il tuo rapporto con Milano e con i milanesi?
Io sono in prestito alla città. Abito in Brianza, in una zona tranquilla e molto verde. La mia zona di decompressione!!! In un certo senso è Milano che mi accoglie ogni giorno, con la sua efficienza, la sua pulizia e il suo essere straordinariamente accogliente, appunto. I milanesi invece sono spesso un po’ di corsa, ma pieni di voglia di dare e pieni di esperienze da condividere.

C’è un momento che reputi più delicato di altri durante il tuo lavoro?
Il momento più delicato è per me l’affrontare con l’ospite eventuali problemi avuti durante il soggiorno. Per fortuna sono veramente molto sporadici, ma mettono a nudo qualche volta le nostre inefficienze, anche se servono da stimolo per fare sempre meglio.

Qual è l’aspetto della tua professione che ti soddisfa maggiormente?
Nutrirsi di rapporti umani, a tutti i livelli. Con istituzioni, personaggi più o meno famosi, colleghi fantastici e partner commerciali seri e professionali.

Perché consiglieresti Milano come destinazione per un viaggio?
Milano è una città che offre molto più di quello che l’ospite medio si aspetta. Arte, cultura, storia ai massimi livelli, di alto profilo e di gran prestigio. Milano, con il suo impianto di accoglienza, permette a noi operatori dell’ospitalità, a tutti i livelli, di muoversi bene per la città, di offrire una ristorazione ampia e differenziata, per ogni tasca e per ogni gusto, e poi di offrirti ospitalità di altissima qualità e serietà..